Andare in Giordania significa vedere tanti luoghi diversi. Uno di questi è certamente il Mar Morto. Il pomeriggio passato al Mar Morto è stato davvero divertente, e abbiamo fatto parecchie esperienze. Siamo arrivati per l’ora di pranzo e abbiamo pagato l’ingresso all’Holiday Inn Resort Dead Sea uno dei vari hotel della costa che danno possibilità ai turisti di godere della località. Pagando il biglietto si ottiene la possibilità di accedere al ristorante e si ricevono i teli per poter andare in spiaggia. Una volta superato il difficile step del pranzo a buffet (scherzo!) siamo pronti per attraversare il villaggio e a raggiungere la spiaggia, poi, una volta raggiunta la sponda e presi due lettini siamo pronti per fare il bagno.

Quello che si prova una volta immersi nelle acque del Mar Morto è stranissimo, e per quanto ci abbiano descritto mille volte la sensazione di galleggiamento e spinta dal basso, trovarcisi dentro è tutta un’altra storia! Non si riesce a immergersi sott’acqua perché la salinità estrema ti spinge verso l’alto, e se per caso una goccia di acqua ti entra negli occhi allora è un dramma! A me è successo e l’unica cosa che ho potuto fare è stato arrancare seguendo la voce del bagnino, che un po’ rideva e un po’ mi spruzzava acqua pulita sulla faccia, per darmi sollievo. Dal fondo del Mar Morto abbiamo estratto dei grandi pezzi di sale, e ci siamo fatti un vero e proprio scrub (inutile dire come il sale abbia istantaneamente cicatrizzato qualsiasi piccolo taglietto sulla pelle), per poi andare verso i bidoni posti lungo la spiaggia e raccogliere i veri, soli, unici, originali fanghi del Mar Morto.

Cospargerci di fango oleoso è stata un’esperienza divertente, perlomeno fino a quando il fango si è seccato addosso, rendendoci leggermente rigidi, tuttavia, una volta lavato via, la pelle è effettivamente morbida e setosa.

Una giornata veramente bella e rilassante che ci è servita per staccare un po’ e ricaricare le pile; a fine giornata immancabile la foto simbolo con il cartello che ci avvisa che siamo nel luogo più basso della terra, a coronamento di un’esperienza assolutamente da ripetere.